ANDREA STADERINI
| Nome: ANDREA STADERINI Genere: Pop Titolo del CD: Volevo essere Al Pacino Prodotto da: CinicoDisincanto Mail: cinicodisincanto@libero.it Web: www.cinicodisincanto.it Volevo essere Al Pacino Romano, Multimedia Producer su un canale satellitare di giorno, cantautore di notte, con ottimi risultati. (A.L. 06/07/04)
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| Sono nato a Roma il 26 dicembre 1972. Capricorno ascendente Ariete… la cosa più dura che esista in natura, dopo i sequestratori sardi, i contadini abruzzesi e le ragazze calabresi… A quattro anni inizio a suonare una chitarra giocattolo imitando mio padre che mi canta tutti i Beatles, e che io ripropongo con furore irrefrenabile ai miei esterrefatti compagni di asilo… il mio inglese maccheronico e la chitarra stonata segnano un’intera stagione di educatrici della prima infanzia che non si riprenderanno più… i miei amichetti invece sembrano apprezzare. A dieci anni inizio a suonare tutte le sere con mio padre che mi trasmette la passione per la musica dei “mitici” anni 60. A diciotto anni scopro il blues, compro la mia prima Fender Stratocaster, prendo 5 lezioni di chitarra e consumo i miei pomeriggi e le mie dita cercando di suonare come Clapton e Stevie Ray Vaughan. A diciotto anni scopro il blues, compro la mia prima Fender Stratocaster, prendo 5 lezioni di chitarra e consumo i miei pomeriggi e le mie dita cercando di suonare come Clapton e Stevie Ray Vaughan. Di fronte alla consapevolezza di un fallimento ineluttabile decido di superare le insidiose paludi della delusione optando per la ricerca di Dio e inizio a praticare la Meditazione Trascendentale… sì quella del guru dei Beatles… La mia adolescenza è segnata da un’altra grande passione: la letteratura americana. Mi iscrivo alla Facoltà di Lingue e sotto lo sguardo incredulo del mio professore di anglistica mi laureo cum laude discutendo una tesi su Stephen King. Il periodo universitario è segnato dal mio primo gruppo: i Prisma. Dal vivo suoniamo di tutto: dai Nirvana ai Pink Floyd, da Prince a Bruce Springsteen. Inizio a comporre le mie prime canzoni. Terminata l’esperienza universitaria e quella del gruppo, faccio vari lavoretti tra cui la traduzione del libro del maestro Zen S. Roshi “Rami d’acqua scorrono nell’ombra”. Attualmente lavoro in un canale satellitare come multimedia producer e potrei definirmi un esemplare di cantautore mannaro: di giorno lavoro e la notte mi trasformo in cantautore, che per me significa cercare la libertà lì dove si uniscono voce, musica ed emozioni, significa provare anche solo per un attimo la gioia di condividere la propria vita con un estraneo, correndo il rischio di mettersi a nudo di fronte agli altri e spesso anche di fronte a se stessi. (Biografia rilasciata dall'artista)
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