Primo & Squarta dei Cor Veleno pubblicano il loro terzo album “Qui è selvaggio” (Latlantide – 29 marzo 2011) e tornano a sorprendere con le loro quindici nuove canzoni, sempre velenose e sempre attuali e realistiche. Ora che la parte selvaggia del mondo ha toccato anche la quotidianità metropolitana, anzi si è mescolata con essa, la metropoli è sempre di più la giungla dove i protagonisti si sono evoluti socialmente insieme al progresso, ma risentono del lato selvaggio, che fa parte di loro, li trasforma, rendendoli non simili, ma uguali agli animali, nel bene e nel male, nel tentativo di sopravvivenza come in quello di sopraffazione del più debole.. e a poco servono le sovrastrutture, ipocrisie della pietà cristiana o la comodità del silenzio e del quieto vivere, vince il lato selvaggio, che non sostituisce il lato umano più controllato, non ce la fa, ma si mescola con questo e lo modifica… questo traspare dall'artwork di 'Qui è Selvaggio' a cura come sempre di Ibbanez.. Il senso stesso del disco vive e si esprime in questo dualismo, e la natura selvaggia che riguarda anche il suono sfocia nel rap eclettico di Primo & Squarta, che alternano atmosfere e contenuti che ridono in faccia ai demoni, e altre dove invece li affrontano cercando condivisione di un pensiero che parte dal personale. Il rap è quello basico, fatto di musica che picchia, a volte molesta, che avvolge, coinvolge, nel giro di una strofa e ritornello, solo rime su rime sulla musica, che però, ancora una volta, non ha mai suonato così, e che ha l'unica pretesa stavolta di essere assimilata con più attenzione, perchè è più consapevole di come parlare all'anima. Questo disco è quello dei problemi privati e intimi apparentemente, poi ci si accorge che invece sono anche di altri, anche gli altri soffrono come noi, e quindi si amplia la veduta, tornando ad occuparsi anche della cronaca quotidiana, osservando e filtrando nel suono.. è un disco di schiaffi in faccia, a volte dati a fare male, a volte dati leggeri solo per attirare attenzione, a volte presi in pieno.. d'altronde qui è selvaggio in tutti i sensi, dal dramma al gioco.. lo scherzo cattivo fa ridere, ma in un attimo diventa tragedia, proprio per la leggerezza delle azioni.. qui è selvaggio è fatto apposta per essere suonato dal vivo, perchè nel live prende forma il rituale selvaggio per eccellenza di chi vive la musica fisicamente e la fa fluire nel corpo quando lei decide di entrare. Caratteristica che da sempre disitingue Primo & Squarta, e le avventure dei Cor Veleno, di cui tutti hanno testimonianza. Perciò assecondando la parte selvaggia, Primo & Squarta fanno il loro terzo album a loro necessario per proteggere il lato umano, salvarne la frangia che è ancora in piedi ed è viva per miracolo, ma che attraverso la sua celebrazione sonora conquista la forza necessaria a risplendere. Qui è Selvaggio, supportato e marchiato Cor Veleno, vede la produzione esecutiva di Latlantide e la distribuzione nei negozi, così come anche in tutti i portali digitali. Vede la partecipazione di alcuni amici di Primo & Squarta che hanno collaborato ai pezzi per vari motivi di affinità naturale, da Mc's storici dell'hip hop italiano come Masito (Colle der Fomento), Tormento, Grandi Numeri (Cor Veleno), la freschezza di Ghemon. Ill Grosso (Bling Beatz), e una delle nuove leve più promettenti del rap di adesso: CaneSecco, proveniente dalla crew romana Xtreme Team. L'apertura del disco è affidata a Dj Myke dei Men in Skratch che con le sue abilità decostruisce e riassembla i suoni con i soli giradischi, dando uno start dirompente, e annunciando già che 'qui è selvaggio', e puoi percorrerlo attraverso 15 tracce di musica anche solo come una sfida per vedere che succede alla fine.