NOGARA
| Nome : NOGARA Genere : Pop Titolo del CD : Mai e poi mai Prodotto da : Fly Mail : info@luiginogara.it Web : www.luiginogara.it Mai e poi mai Non lo puoi vedere. E neanche toccare. Lo puoi solo sentire. Ascoltare. Con la mente, con il cuore, o con l'orecchio attento di chi sa cogliere un'emozione da ogni nota condivisa...(segue nella scheda) (A.L. 06 Giugno 2008)
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Non lo puoi vedere. E neanche toccare. Lo puoi solo sentire. Ascoltare. Con la mente, con il cuore, o
con l'orecchio attento di chi sa cogliere un'emozione da ogni nota condivisa.
Immaginare? Potrebbe darsi: alla fantasia, in fondo, tutto è permesso...Milano? Bologna? Toscana o
Umbria? Isola o penisola? Trenta, diciotto, quaranta? Biondo, bruno, occhi verdi, capelli corti,
abbigliamento classico o casual... già noto all'estero o al suo esordio sulla scena musicale in Italia?
E' giusto, tanto per gli addetti ai lavori quanto per il pubblico, porsi tali domande. L'unica certezza,
per ora, è che a esse non verrà data risposta.
E, in fondo, non è poi neanche così importante rispondere: l'unica cosa che per lui conta davvero è LA MU$ICA. Appoggiare pensieri e melodie su uno strumento, fissarli per sempre, perche sul loro nascere non vadano perduti. E divengano un giorno un dono per gli altri. AI momento è solo una voce. O forse, sicuramente, qualche cosa di più. Qualcosa di di...verso. Di lui possediamo soltanto un nome, come avrette letto dalla lettere evidenziate poco sopra: NOgara. Un gioco di parole? Un anagramma? Un rompicapo? La soluzione a una o più definizioni in una fila di caselle di un cruciverba? In fondo, lui è anche tutto questo. Ma non solo. Un enigma? Per noi, certamente. Curioso, inedito, coinvolgente e soprattutto affascinante per quanti vorranno lasciarsi trasportare nel suo fantastico mondo fatto di parole e note, musica e poesia, anima e sentimento. NOgara: un puzzle composito e variegato, un quadretto dalle mille tessere che non stona nelle stanze del cuore, il cui mosaico verrà svelato passo dopo passo, in un percorso fatto esclusivamente di emozioni 'scritte sul pentagramma. La chiave di lettura? Anche questa, al momento, non è dato sapersi. Per chi desidera addentrarsi nel viaggio alla scoperta di NOgara, c'è una sola strada, attualmente, da percorrere. Per camminare lungo il sentiero dell'anima, ed essere sicuro di arrivare fino in fondo, la direzione da seguire si chiama Mai e poi mai: 250 secondi. Gli unici frammenti di tempo che l'artista concede per svelarsi e iniziare così il suo racconto, gradatamente, prendendo per mano chi ascolta e conducendolo con estrema naturalezza alla scoperta di se. Attimo dopo attimo, e via via accordo dopo accordo, frase dopo frase. Mai e poi mai: chiudere gli occhi e provare a fare un salto nella memoria. A quegli istanti raccolti, chiusi nella magia del velluto rosso di un teatro odi un club per musica dal vivo, quando l'incantesimo nasce"Sul palco tra il nero laccato di un pianoforte e la luce bianca di uno spot, per diventare infine nota sulla voce dell'artista che dal sipario si irradia, vibrante, sino a conquistare tutti i cuori nascosti in attesa nel silenzio dello spazio circostante. Quattro minuti di melodia pura, tra sottili venatura jazz e raffinato pop d'autore. Il tutto condito con una spruzzata di funky, ma soltanto accennato nel bridge del brano, a sottolineare tensione emotiva e virtuosismo che accresce il valore dell'interpretazione, e melodie ricercate con strutture raffinate che strizzano l'occhio alle sonorità che negli anni hanno reso celebri artisti come Sergio Cammariere, Fabio Concato, Sergio Caputo. Tutti alfieri sinceri al servizio del sentimento nudo e crudo, cui NOgara si accosta con rispetto, rielaborando ogni singola nota attraverso una sensibilità compostiva e cantautorale del tutto particolare, e una voce capace di dar valore al racconto, indipendentemente dalla storia narrata, con profondità e leggerezza, come solo un cantante di razza sa fare. Sono pochi gli artisti capaci di accendere di emozioni il cuore della gente. NOgara è tra questi. Mai e poi mai: una preziosa e inedita anteprima di un percorso discografico che, più che a un album tradizionalmente inteso, è simile a una collana: che puoi lavorare giorno per giorno, ma anche non tutti i giorni, tessendo le trame di un dolce canto -come quello sincero e appassionato di NOgara -che si libera dalla parte più intima e profonda di ogni uomo...e che, perla dopo perla, regalerà prossimamente, intorno a quel filo conduttore che è l'amore, a quanti avranno saputo credere, ma anche attendere, il prodigio di un nuovo gioiello. Raro, come una pietra dalle origini remote figlia di una terra lontana e, al contempo, espressione viva e concreta, di un nuovo modo di fare musica cui l'artista ci abituerà in maniera più completa e costante a partire dal prossimo autunno. Quando, finalmente, al cadere delle prime foglie, il mistero sarà svelato, e la fiaba sarà già divenuta realtà. Nel frattempo, è inutile pensare. Bisogna soltanto ascoltare, lasciarsi andare semplicemente con cuore puro e mente libera. Il solo modo di tentare di risolvere questo enigma è tuffarsi senza paura, ma a piè pari, nel trasporto e l'atmosfera di questo brano. Non sarà tutto, ma è comunque molto. Per le foto, la biografia comunemente intesa, c'è tempo...e a "Ogni successivo comunicato stampa seguirà un altro indizio per dare un volto al rompicapo... NOgara è già tra noi... "Quante volte nella vita di un uomo capita di sentire una frase come "Mai e poi mai "...qualcuno la pensa, qualcuno la dice. Qualcun altro come me, invece, la scrive, la medita, quasi fosse un punto di partenza per un percorso di riflessioni all'interno del mistero del tempo. Quel "gran maestro che... peccato che uccida i suoi allievi! " (HBerlioz), come osservò giustamente qualcuno in passato. C'è un momento per tutto: per sognare, per sperare che qualcosa accada o che, al contrario, non si verifichi per niente. QualL:osa da attendere, o da scongiurare, un evento di cui essere lieti o aver paura, in perfetta sintonia con quel dualismo sottile ma concreto nei cui opposti è scritto il segreto dell 'esistenza sin dalla notte dei tempi. Da quel misterioso -reale o immaginario? -"Big Bang" di cui in fondo tutti siamo un po ' figli. Sono entrambi desideri nascosti dietro a " quella porta che non si apre mai ", e che rappresenta perfettamente il traguardo da tagliare per un avvenire che sia migliore del presente. ..in cui ciascuno avrà il proprio momento o, quel "famoso quarto d' ora di celebrità " profetizzato in tempi non sospetti dal padre assoluto della Pop Art, Andy Warhol. Una porta. Dietro i suoi battenti può esserci di tutto: un briciolo di speranza, l'illusione o la realtà di una parola di aiuto, conforto, sfogo, l'arrivo di un amore, l'espressione di un bisogno di comunicazione autentica. Tangibile, in riposta allo scenario ormai troppo diffuso di una "abat-jour accesa cheta compagnia". --Per non restare sol~ o-meglio, rm-in05iTiai fronte al divenire del tempo:l'unica salvezza è il viaggio: virtuale o reale, con il filo di un telefono stretto fra le dita accorate nella penombra di una camera da letto, a bordo di un 'auto o, come nel mio caso, in sella a una canzone che giunga dritta al cuore. Il viaggio. Verso una meta concreta -un luogo del passato estratto dallo scrigno dei ricordi -o dentro di se, per recuperare un 'emozione al suo nascere. In compagnia di un sogno, di qualcuno che ci ami e che si ama, o semplicemente di se stessi. Ma soli, mai. O meglio, "Mai epoi mai ". L 'unico modo per crescere. " ~
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