LUCA MASSARONI
| Nome : LUCA MASSARONI Genere : Pop Titolo del CD : La città si sveglierà Prodotto da : Radiorama Mail : gianluca@gianlucamassaroni.it Web : www.gianlucamassaroni.it La città si sveglierà Suggestivo e originale l'interpretazione di questo giovane cantautore, coinvolgente fin dalle prime note, aspettiamo di ascoltare altro per completare il nostro giudizio. (A.L. 19 Dicembre 2007)
|
|
|
Mi hanno dato il nome di Gianluca ed imposto un cognome Massaroni d'appartenenza.
Il caso vuole che sia nato il 15 Novembre del 1976 a Voghera, una cittadella rinomata soprattutto per le tre P e una C : Pazzi, Peperoni, Puttane e Casalinghe di tutto rispetto. Mio nonno paterno era un liutaio, mio padre è un restauratore di strumenti musicali: da loro ho ereditato la meticolosità tipica dell'artigiano nell'intaglio del legno. La sola differenza è che il mio legno non è nient'altro che la struttura melodica e armonica impiegata e piegata al fine di un testo che la stessa mi suggerisce. È la musica a suggerirmi le parole,a scovarle nel profondo del mio più impensato disastroso dannato io. Dal ramo materno ho preso sicuramente l'ambizione e la tenacia di perseguire un obiettivo a discapito della serenità che il sacrificio a volte compromette. Questa è la base della mia biografia, nasce tutto da qui e si concretizza nelle canzoni che spero qualcuno possa non solo ascoltare ma sentire come io ho fatto, subìto ed eseguito fino ad oggi oltre un avvenire. Il Legno, un fascio di fibre non omogenee, con cavità interne nodosità e venature. Elemento base, è un materiale che non può essere plasmato, ma intagliato, scavato, inciso. La storia di Gianluca ha natura lignea. Le sue canzoni arrivano dritte all’essenza, la struttura melodica si rivela all’apparenza minimale e la chitarra è il fulcro. Poi come un Artifex comincia ad impreziosire i suoni con le parole ed a cesellare i versi con una timbrica morbidamente ruvida… Un’ anima che affonda le proprie radici nel passato (il nonno liutaio, la tradizione cantautorale italiana alla quale è profondamente legato, le pagine di storia letteraria e poetica narrate dalla Pivano, e non ultima, la sua inseparabile compagna, la chitarra) e che utilizza quel substrato per elaborare una personale cifra stilistica, forte di un sentire stratificato, di una sensibilità trasversale, di un modo di afferrare la realtà mai scontato, di due occhi neri che sanno guardare a fondo e di un tormento esistenziale che è motore instancabile di musica e versi. La voce è come una sgorbia che ghermisce ogni singola nota, attraversa e aggredisce dolcemente, lascia dei solchi e si imprime sulla superficie melica dando forma al suono, vestendolo di nuove percezioni. La poetica di Gianluca è simile ad un uscio dischiuso che rivela un piccolo interno, una finestra aperta sul mondo e l’intenzione di narrare e narrarsi con intensa onestà. Vincitore del premio della Critica e del premio come Miglior Testo al Musicultura Festival XVII edizione. (foto e bio tratte dal sito ufficiale)
|
|
|