Marco Filiberti, nato a Milano, si è laureato in Lettere Moderne - storia del teatro francese -  presso l'Università degli Studi di Milano. Contemporaneamente ha studiato canto e recitazione, perfezionandosi in importanti accademie europee, seguendo inoltre corsi di danza moderna.

Giovanissimo debutta come attore nel Pedone dell'aria di Ionesco (Milano, 1989) e, poco dopo, come cantante nel Don Giovanni di Mozart (RAI di Torino e Teatro Verdi di Pisa, 1990), comparendo in breve tempo in diversi teatri italiani ed europei e incidendo il suo primo CD per la Fonit Cetra: "Professionalità ammirevole e l'aspetto da attore americano" (Campus, gennaio '91); "Una figura fascinosa, dotato di una voce naturalmente ampia e scura" (Il Secolo XIX, settembre '92); "Marco Filiberti abbina a una vocalità di alto livello, un'espressività e un'eleganza inusitate e sempre legate al significato della frase cantata" (C. Curami, note di copertina CD Mélodies, '95).

Nel 1994 a Firenze interpreta Sganarello nel Don Giovannidi Molière.

Nel 1995 dà una svolta alla sua attività verso il musical e il repertorio di songs del Novecento ed è con le sue interpretazioni di Bernstein, Kurt Weill e Gershwin che ottiene ampi riconoscimenti: di Leonard Bernstein interpreta più volte il personaggio di Riff in West Side Story(1995/96) in diversi teatri italiani, nonché quello di Gabey in On The Town, oltre a essere chiamato a partecipare al Bernstein Memorial Day al Teatro Argentina di Roma: "Filiberti interpreta il personaggio di Riff con voce robusta e penetrante, al termine il pubblico ha chiesto bis per oltre venti minuti" (E. Castiglione, Musicalia, aprile '95); "Filiberti offre,tra l'altro, un'ottima presenza scenica" (Gazzetta Del Mezzogiorno, 15 febbraio '95); "Marco Filiberti ha sfoderato classe e grinta" (Il Giornale, aprile '95).

Notevole impatto suscita il suo accostamento ai songs di George Gershwin, tanto che è designato come uno degli artisti più richiesti per le celebrazioni del Centenario, con un Tour, la realizzazione di uno special televisivo e la registrazione di un CD promozionale, Lucky To Be, che la Warner invia in tutto il mondo per "sondare" il nuovo artista: la Gershwin Centennial Celebration di New York dichiara che "Filiberti is indeed an interesting, and possibly unique interpreter of Gershwin and other standards", e l'organo ufficiale della S.I.A.E. lo inserisce tra i prodotti artistici di maggior qualità dell'anno. Sul Tour scrivono: "In occasione del Centenario di Gershwin (1998) sono state ancora una volta confermate le straordinarie caratteristiche espressive di questa nuova stella: una voce personalissima dal timbro scuro e vellutato che va verso una linea di fraseggio cool, vagamente alla Baker e ripiegato verso un gusto essenziale e intimista" (Rassegna Musicale Curci - 1998). Nel gennaio '97 Marco è invitato a tenere un concerto a Miami.

Nel Marzo 1999 Marco si accosta per la prima volta al teatro di Brecht e alla musica di Kurt Weill, prima interpretando l'Opera da tre Soldi, nel ruolo di Peachum (Bari, marzo '99) e poi presentando un suo progetto artistico (Blu): (nell'Opera da tre Soldi di Brecht) "…anche se imbruttito da un trucco impressionante, Marco Filiberti non riesce totalmente a nascondere il suo fascino, volgendo ai suoi mezzi un personaggio sporco e cattivo come Peachum, trasformandolo quasi in una figura solitaria e repressa: il tentativo è insolito, ma lui ha sufficiente classe per far quadrare il cerchio, soprattutto nella scena con la prostituta Jenny delle Spelonche…" ( La Gazzetta - marzo '99 ); " …ha il marchio dell'eleganza e della modernità interpretativa, che si avverte anche in quel leggero distacco che ne aumenta il fascino…" ( Il Gazzettino, 13 giugno'99).

Nel 2000 interpreta Pascha in una riduzione teatrale del Dottor Zivago di Pasternak: "Filiberti pervade il suo personaggio di una malinconia molto russa" (Il Giornale, aprile 2000).

Marco Filiberti ha scritto racconti (Aspettando Sebastiano), articoli di critica letteraria, musicale e cinematografica e particolarmente intensa è la sua attività come autore di soggetti e di sceneggiature cinematografiche e teatrali, ha tenuto seminari sull'opera di Marcel Proust anche in sedi universitarie, ha realizzato spettacoli di musica e poesia (Proust-Hahn: une amitié entre deux siècles, Barocco) e collabora con artisti d'avanguardia come interprete di performances e di video d'arte.

  Dopo qualche piccolo ruolo, Marco approda al cinema nel gennaio 2001, quando, dopo aver ricevuto la "menzione speciale" alla III edizione del concorso Cortolazio per il soggetto e la sceneggiatura di un cortometraggio, realizza nel marzo 2001 Vespero a Tivoli, sotto la sua regia e nel ruolo  del protagonista, indicando con chiarezza la strada che intende percorrere: quella di autore, regista e interprete delle proprie opere cinematografiche. Selezionato con successo in numerosi Festival nazionali e internazionali, nel novembre 2001 vince il primo premio come miglior film alla 54° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno ed è molto applaudito al Los Angeles Film Festival: "Suggestioni del tutto particolari sono arrivate dal poeticissimo Marco Filiberti con il suo "Vespero a Tivoli". La raffinatezza del suo essere artista riesce ad evocare addirittura Visconti, grazie anche alla forte somiglianza con l'attore-culto del grande cineasta, Helmut Berger…Il pubblico americano ha molto gradito questo corto imbevuto di suggestioni europee.." (Los Angeles Magazine).

"Al 54° Festival Internazionale del Cinema di Salerno….il primo premio per il miglior cortometraggio è stato attribuito all'unanimità dalla giuria a Vespero a Tivoli di Marco Filiberti, per gli alti valori estetici e culturali e per la buona padronanza del mezzo cinematografico. "  (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nel Febbraio 2003, al FESTIVAL del Cinema di BERLINO - Sezione Panorama - Marco presenta Poco più di un anno fa - diario di un pornodivo, il suo primo lungometraggio che ottiene grande successo di pubblico e di critica:

"Con Poco più di un anno fa entra nell'olimpo dei grandi debuttanti Marco Filiberti, talentuoso regista/attore d'area fassbinderiana…la sua opera prima luccica di emozioni, esplode amore, irrompe nelle lacrime, contorce e meraviglia… "  (Film Tv).

"E' già una rarità un debutto cinematografico che non solchi la tradizione realista e neorealista di tanto cinema italiano, ma è ancor più "merce preziosa" il talento di un regista/sceneggiatore/attore che non si lascia incastrare nei perversi meccanismi di un cinema commerciale o intellettualistico autorale… Marco Filiberti colpisce "semplicemente" al cuore con una storia d'amore tra due fratelli come raramente il cinema italiano ha saputo raccontare" (Cinema con Arte)

"Marco Filiberti shows fantastic intensity and talent…" (Screen).

Il film, uscito nelle sale italiane ai primi di marzo, ottiene dalla stampa estera il Globo d'Oro Speciale; inoltre ha ricevuto due nomination ai Nastri d'Argento, il premio del pubblico al Festival del cinema  Indipendente di Foggia, il premio come miglior opera prima e il premio del pubblico al BAFF. A Cannes il film viene acquistato dalla Wolfe per il mercato degli Stati Uniti. Nel Luglio 2003 il film viene presentato in anteprima all'Out Fest di Los Angeles dove ottiene un vero e proprio trionfo di pubblico e la menzione come Miglior Film Straniero da parte della giuria, divenendo ormai un cult-movie, come testimonia anche il grande successo dell'edizione Home-Video, che vince l'Italian DVD Award come miglior DVD italiano del 2003. Nel febbraio 2003 esce il volume Poco più di un anno fa - un film di Marco Filiberti, presso Fabio Croce Editore.

Molti altri paesi hanno acquistato il film, tra i quali il Regno Unito e la Cina. Intanto Marco sta preparando il prossimo film, mentre nel gennaio 2005 uscirà il suo nuovo disco Body and Soul, per l'etichetta CNI.

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