Il viaggio nella canzone di ROSSANO GENTILI comincia nel 1989. La passione per la black music, nei suoi risvolti jazz e soul, genere poco praticato al tempo, lo porta, insieme al bassista Stefano De Donato, a fondare i DIROTTA SU CUBA. Il gruppo partecipa a concorsi musicali nazionali. Immediato e sorprendente è l'interesse di stampa e pubblico.

Nel 1990, l'inserimento in pianta stabile di Simona Bencini, ridefinisce gli obiettivi dei Dirotta Su Cuba, ormai pronti al grande salto.

I consensi riscossi nel 1992 in occasione del concerto fiorentino per Amnesty International e la successiva esperienza al Festival delle Colline come supporter della cult-band americana dei Defunkt, accelerano i tempi del debutto discografico. Nell’estate 1994 Gelosia diventa un super hit in tutte le radio, trascinando prepotentemente l'album di debutto DIROTTA SU CUBA (uscito nel '95) in quelle zone di alta classifica da cui si allontanerà solo molti mesi più tardi con in tasca il disco di platino. Grazie al successo di brani come Liberi di liberi da o Solo baci, il lavoro indica una via italiana all’acid jazz su cui negli anni a venire si incammineranno diversi artisti e gruppi. Il successo radiofonico è tale da stimolare la pubblicazione di ben cinque singoli.

La passione dei Dirotta per la musica e il desiderio di spingere la propria ricerca verso nuovi traguardi sta alla base dell’album NONOSTANTE TUTTO..., prodotto come il precedente da Pierpaolo D'Emilio. Il disco è realizzato con una quarantina di musicisti, tra cui la sezione fiati di Demo Morselli e un’intera orchestra d’archi. Sensibilità, Ridere, Tribù riflettono lo spirito “positive thinking” dei Dirotta, valore che il gruppo ha la possibilità di ribadire in quei party dall'euforia contagiosa in cui si trasformano i concerti del tour che ne segue.

Il 1997 vede la formazione fiorentina al Festival di Sanremo con È andata così al fianco di una leggenda del jazz, l’armonicista Toots Thielemans. L'esperienza serve da pretesto per la raccolta antologica È ANDATA COSÌ, in cui figura come secondo inedito anche una cover doc: Jesahel dei Delirium, da sempre acclamatissimo cavallo di battaglia nei concerti.

Nel 2000 esce il loro quarto lavoro DENTRO AD OGNI ATTIMO, album più maturo dove il trio fiorentino attraverso il linguaggio del funky e del soul esplora generi e mondi sonori diversi. Programmatissimi dalle radio sono i singoli Bang!, chiaro omaggio al mondo di J. Bond, e Notti d'estate; cammei sono il flamenco di In riva al mare e Piove in duetto con Mario Rosini. Dopo il lungo tour estivo, Stefano De Donato decide di lasciare il gruppo.

Tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002 il gruppo è di nuovo al lavoro per FLY, quinto album dei Dirotta Su Cuba da cui vengono estratti i singoli Sono qui e la title-track Fly. Segue un lungo giro di concerti per l'Italia che segnerà anche l'ultima esperienza di Simona Bencini con il gruppo per intraprendere una carriera solista.

Alla fine del 2002 nasce Bianca Gentili. Per Rossano è tempo di riflessione e soprattutto di fare il papà a tempo pieno.

A metà del 2003 I Dirotta sono scelti da Renault come artisti di punta della campagna Safe’n’Sound sulla sicurezza stradale. Il risultato è la canzone Legati e liberi, dove alla voce troviamo la bravissima Silvia Fusè.

All’inizio del 2004 nasce il secondo figlio di Rossano, Jacopo, e prende forma anche il nuovo corso dei Dirotta su Cuba. Il gruppo intraprende un lungo tour in una formazione multi-featuring con 4 vocalist e 8 musicisti di sostegno.

Durante questo tour emerge prepotentemente la voce e l’energia di Marquica, la strepitosa vocalist dei nuovi Dirotta. Ventiquattro anni, golosa di dolci e strictly vegetarian, Marquica ha un talento esplosivo e un fascino in grado di ammaliare anche un sasso.

Dopo il tour, Rossano e Marquica lavorano incessantemente sul nuovo sound dei Dirotta, cercando di creare un mix equilibrato di tradizione e modernità. Ispirati dalle grandi voci del jazz anni 50’ e 60’ come Ella Fitzgerald e Billie Holiday, e dalla grande Mina degli anni 60’, la nuova formazione ricrea un intero nuovo immaginario sonoro in cui si cala con grande stile ed eleganza.

L’iguana è la prima canzone che ha segnato questa svolta musicale. Il ritornello di questo primo singolo parte da un’idea che Rossano aveva nel cassetto dai primissimi tempi dei Dirotta, quando la band aveva ancora un frontman maschile… Ma la differenza è che oggi Rossano è il produttore, e dalla sua visione è nato un perfetto mix di suoni da big band e ritmiche del nuovo millennio.

Il sound de L’iguana rimanda molto agli anni 60’ e alla tv in bianco e nero, ma si può certamente dire che il loro nuovo album - in uscita alla fine dell’estate - sarà in technicolor. È un disco pieno d’ispirazione, elegante e sornione, da un groove naturale e disinvolto. Un disco, tra l’altro, che uscirà per la nuova etichetta discografica creata da Rossano, la cui principale attività consiste nello scovare e crescere nuove realtà artistiche laddove il pop si fonde con generi musicali “nobili”, come ad esempio il jazz o il soul.

Con L’Iguana, i Dirotta su Cuba hanno cambiato pelle. Hanno la pellaccia dura, gli iguana, e un carattere tutt’altro che semplice: sono enigmatici, tenaci, pieni di sorprese. E c’è qualcosa di premonitorio in questa canzone. Qualcosa che indica una nuova via, lastricata di splendenti novità.

(bio e foto tratte dal sito ufficiale della band)