Prima di diventare Dik Dik sono Dreamers, poi Squali. Siamo agli inizi degli Anni '60: si esibiscono alle feste studentesche e nei locali che in quei giorni venivano aperti con una frenesia e una voglia di novità che calamitava nella Milano di quei tempi chi aveva desiderio di realizzarsi; il nostro gruppo non era da meno. Da ragazzi amano suonare la chitarra, consumano freneticamente i primi dischi di rock'n'roll che giungevano in Italia e da questi traggono il meglio che, lentamente, come una piccola collina che diventa montagna, alimenta e costruisce una solida base fatta di voglia di musica e d'arte che comunque bisogna avere innata perchè diventi anche traguardo da raggiungere, per poter proseguire verso altri traguardi ancora. Prendono il nome Dik Dik, gazzella africana, perchè sanno di dover imparare a saltare più lontano per emergere, e ci riescono.Pietra su pietra, ogni nota viene immagazzinata, analizzata e poi filtrata attraverso la personalità di ciascuno; infine fusa nell'espressione del gruppo: i tre s'avvicinano alla musica dei Beatles.

La loro è una generazione me ha detto tanto e che ha ancora tanto da dire e non ha nessuna intenzione di abdicare, per questo si sono nuovamente messi a lavorare in studio di registrazione.

Questo doppio C D live vuole in parte rappresentare l'atmosfera dei loro concerti, la vita del musicista con i suoi alti e bassi, la fatica e le soddisfazioni, i tanti chilometri in autostrada per raggiungere i palchi, la vera gioia di esibirsi di fronte ai fans che ancora sognano con loro.

Quest'opera contiene inoltre tre brani inediti registrati in studio, "Quanto amore c'è" è il primo singolo che meglio li rappresenta, vuole anticipare un lavoro più articolato e completo, che verrà pubblicato alla fine dell'estate.

Il sound del brano è determinato dalla voce tipica dei Dik Cik, L allo ed è un insieme di tradizione e Rock melodico supportato dal suono crunch della mitarra.

L'argomento trattato non racconta una storia d'amore, ma una versione positiva della vita suggerendo me la strada della vita va vissuta fino in fondo, così come i sentimenti e che è meglio, come dice la canzone" lasciarsi andare" e percorrere la propria strada dando un senso a ciò che ci succede, a ciò che vediamo.